domenica, maggio 17, 2009

Parentesi Romantica....

"...But when the melancholy fit shall fall,
sudden from Heaven like a weeping cloud
that fosters tha droop headed flowers all,
and hides the green hill in an April shroud,
then glut thy sorrow on a morning rose..."
(J. Keats, Ode on melancholy)
Poche parole sussurrate da Keats ci offrono un semplice rimedio alla malinconia:
di fronte alla tristezza che ci assale, volgiamo lo sguardo ad una rosa e plachiamo così il nostro dolore...solo godendo della bellezza del mondo saremo in grado di accettare la malinconia, che il poeta, soprattutto in altri versi del componimento, ci invita a valorizzare: la malinconia non è solo una lacrima che scorre sul viso, una nube che offusca lo sguardo, è anche il desiderio di guardare avanti, è uno stato d'animo che ci insegna ad apprezzare i momenti di gioia e di serenità, per quanto brevi e fuggenti possano essere....

martedì, maggio 05, 2009

Oggi, 5 Maggio....

Oggi, 5 Maggio, è un giorno importante...o meglio, è stato, in passato, un giorno molto significativo, per la storia e per la letteratura. Vi ricordate? Bè, guardate un po' qua...

"La sera di quel 5 maggio, coloro che erano destinati a partire, ricevuto un ordine aspettato tanto, quale da solo quale con qualche amico, come se andassero a diporto, così consigliati per non dar nell'occhio alla polizia, cominciarono a uscir da Genova per la Porta Pila, sulla via del Bisagno. [...]
Bixio aveva ordinato che per la sera del 5 maggio tra le nove e le dieci, una quarantina d'uomini si raccogliessero in silenzio su quella nave, e stessero ad aspettare la sua venuta e i suoi ordini. Gli uomini erano parte marinai fedeli, parte volontari ma del fiore." (G. C. Abba)

"Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà." (A. Manzoni)

Il primo testo è tratto da " Storia dei mille", scritto da Abba nel 1904 per rievocare l''impresa di coloro che, guidati da Garibaldi, partirono proprio la sera del 5 Maggio per la loro impresa. Il secondo testo, assai più famoso, esprime invece l'ammirazione del grande Manzoni per Napoleone, che il 5 Maggio 1821 si era spento, in solitudine, sull'isola di Sant'Elena.
Insomma, in un giorno che tanto ha dato alla storia, mi sembrava doveroso ricordare queste straordinarie personalità...

venerdì, maggio 01, 2009

1 maggio

Im düstern Auge keine Thräne,
Sie sitzen am Webstuhl und fletschen die Zähne:
Deutschland, wir weben Dein Leichentuch,
Wir weben hinein den dreifachen Fluch –
Wir weben, wir weben!

Ein Fluch dem Gotte, zu dem wir gebeten
In Winterskälte und Hungersnöthen;
Wir haben vergebens gehofft und geharrt,
Er hat uns geäfft und gefoppt und genarrt –
Wir weben, wir weben!

Ein Fluch dem König, dem König der Reichen,
Den unser Elend nicht konnte erweichen,
Der den letzten Groschen von uns erpreßt,
Und uns wie Hunde erschießen läßt -
Wir weben, wir weben!

Ein Fluch dem falschen Vaterlande,
Wo nur gedeihen Schmach und Schande,
Wo jede Blume früh geknickt,
Wo Fäulniß und Moder den Wurm erquickt –
Wir weben, wir weben!
Das Schiffchen fliegt, der Webstuhl kracht, Wir weben emsig Tag und Nacht –
Altdeutschland, wir weben Dein Leichentuch,
Wir weben hinein den dreifachen Fluch,
Wir weben, wir weben!
Non una lacrima nelle tenebre dei loro occhi,
Ma digrignano i denti e stanno al telaio
“Tessiamo, Germania, il tuo sudario,
Tessiamo la triplice maledizione,
tessiamo, tessiamo!

Una maledizione per Dio (la Chiesa)che noi preghiamo
nei freddi inverni e nelle carestie,
Inutilmente abbiamo sperato ed aspettato:
Egli ci ha schernito, deriso, ingannato,
tessiamo, tessiamo!

Una maledizione per il re, il re dei ricchi,
che la nostra miseria non ha impietosito
Egli ci ha richiesto perfino le ultime monete,
e ci ha fatto sparare come cani.
tessiamo, tessiamo!

Una maledizione per la falsa patria,
dove prosperano la corruzione e la vergogna, dove ogni fiore è presto spezzato,
dove il marciume e la muffa nutrono i vermi
tessiamo, tessiamo!

Vola la spola ed il telaio scricchiola,
Noi tessiamo affannosi e notte e giorno:
Tessiamo, vecchia Germania, il tuo sudario
Tessiamo la triplice maledizione,
tessiamo, tessiamo!

Con questo testo di Heine vorrei ricordare tutti coloro che oggi, 1 Maggio e festa dei lavoratori, non possono festeggiare perchè sfruttati e costretti a lavorare in condizione non degni di un essere umano. Il ritornello "wir weben, wir weben" sottolinea la fatica che questi tessitori devono sopportare, lavorando senza tregua notte e giorno, senza però rinunciare a lottare contro l'ingiustizia, qui rappresentata dal potere politico e religioso. E io mi unisco a loro sperando che questa poesia possa essere ancora oggi un grido di protesta contro lo sfruttamento...affinchè tutti possano festeggiare, un giorno, il 1 Maggio..