martedì, giugno 02, 2009

Tempo di bilanci..

Eccomi qua, di nuovo...in una pausa dall'embriologia che ultimamente mi (o forse ci) impegna, ritorno a scrivere sul mio blog...e lo faccio in modo un po' diverso dal solito, non nascondendomi, come spesso accade, dietro i versi di una voce illustre, ma parlando in prima persona delle mie sensazioni, dei miei dubbi, delle mie incertezze...
In questi giorni di studio, i miei pensieri si rincorrono e spesso sfrecciano oltre i limiti del tempo, diventano sogni e fantasie e così mi vedo, tra qualche anno, studentessa affaticata, specializzanda entusiasta, medico affermato...altre volte, invece, la mia mente torna indietro, rivede l'indecisione dell'estate passata e non può che chiedersi se la scelta fatta sia quella giusta...
L'anno che è trascorso è stato sicuramente meraviglioso, unico, un'esperienza diversa in una città nuova, un salto nel buio guidato solo dalla mia determinazione e da tante speranze, ma quante di queste si sono avverate? Sicuramente non tutte, ma alcune sì e ho la sensazione che continuare la strada intrapresa sia il modo migliore per far sì che se ne realizzino altre!
Insomma, se questo è un bilancio, per me è positivo e se così è, il merito è anche vostro, di tutti coloro che mi hanno sostenuto, guidato e aiutato! Mi auguro che anche per voi questo bilancio sia altrettanto buono, spero di avervi dato qualcosa e di aver contribuito a rendere migliore il vostro "primo anno"!
Intanto, grazie a tutti!!

domenica, maggio 17, 2009

Parentesi Romantica....

"...But when the melancholy fit shall fall,
sudden from Heaven like a weeping cloud
that fosters tha droop headed flowers all,
and hides the green hill in an April shroud,
then glut thy sorrow on a morning rose..."
(J. Keats, Ode on melancholy)
Poche parole sussurrate da Keats ci offrono un semplice rimedio alla malinconia:
di fronte alla tristezza che ci assale, volgiamo lo sguardo ad una rosa e plachiamo così il nostro dolore...solo godendo della bellezza del mondo saremo in grado di accettare la malinconia, che il poeta, soprattutto in altri versi del componimento, ci invita a valorizzare: la malinconia non è solo una lacrima che scorre sul viso, una nube che offusca lo sguardo, è anche il desiderio di guardare avanti, è uno stato d'animo che ci insegna ad apprezzare i momenti di gioia e di serenità, per quanto brevi e fuggenti possano essere....

martedì, maggio 05, 2009

Oggi, 5 Maggio....

Oggi, 5 Maggio, è un giorno importante...o meglio, è stato, in passato, un giorno molto significativo, per la storia e per la letteratura. Vi ricordate? Bè, guardate un po' qua...

"La sera di quel 5 maggio, coloro che erano destinati a partire, ricevuto un ordine aspettato tanto, quale da solo quale con qualche amico, come se andassero a diporto, così consigliati per non dar nell'occhio alla polizia, cominciarono a uscir da Genova per la Porta Pila, sulla via del Bisagno. [...]
Bixio aveva ordinato che per la sera del 5 maggio tra le nove e le dieci, una quarantina d'uomini si raccogliessero in silenzio su quella nave, e stessero ad aspettare la sua venuta e i suoi ordini. Gli uomini erano parte marinai fedeli, parte volontari ma del fiore." (G. C. Abba)

"Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà." (A. Manzoni)

Il primo testo è tratto da " Storia dei mille", scritto da Abba nel 1904 per rievocare l''impresa di coloro che, guidati da Garibaldi, partirono proprio la sera del 5 Maggio per la loro impresa. Il secondo testo, assai più famoso, esprime invece l'ammirazione del grande Manzoni per Napoleone, che il 5 Maggio 1821 si era spento, in solitudine, sull'isola di Sant'Elena.
Insomma, in un giorno che tanto ha dato alla storia, mi sembrava doveroso ricordare queste straordinarie personalità...

venerdì, maggio 01, 2009

1 maggio

Im düstern Auge keine Thräne,
Sie sitzen am Webstuhl und fletschen die Zähne:
Deutschland, wir weben Dein Leichentuch,
Wir weben hinein den dreifachen Fluch –
Wir weben, wir weben!

Ein Fluch dem Gotte, zu dem wir gebeten
In Winterskälte und Hungersnöthen;
Wir haben vergebens gehofft und geharrt,
Er hat uns geäfft und gefoppt und genarrt –
Wir weben, wir weben!

Ein Fluch dem König, dem König der Reichen,
Den unser Elend nicht konnte erweichen,
Der den letzten Groschen von uns erpreßt,
Und uns wie Hunde erschießen läßt -
Wir weben, wir weben!

Ein Fluch dem falschen Vaterlande,
Wo nur gedeihen Schmach und Schande,
Wo jede Blume früh geknickt,
Wo Fäulniß und Moder den Wurm erquickt –
Wir weben, wir weben!
Das Schiffchen fliegt, der Webstuhl kracht, Wir weben emsig Tag und Nacht –
Altdeutschland, wir weben Dein Leichentuch,
Wir weben hinein den dreifachen Fluch,
Wir weben, wir weben!
Non una lacrima nelle tenebre dei loro occhi,
Ma digrignano i denti e stanno al telaio
“Tessiamo, Germania, il tuo sudario,
Tessiamo la triplice maledizione,
tessiamo, tessiamo!

Una maledizione per Dio (la Chiesa)che noi preghiamo
nei freddi inverni e nelle carestie,
Inutilmente abbiamo sperato ed aspettato:
Egli ci ha schernito, deriso, ingannato,
tessiamo, tessiamo!

Una maledizione per il re, il re dei ricchi,
che la nostra miseria non ha impietosito
Egli ci ha richiesto perfino le ultime monete,
e ci ha fatto sparare come cani.
tessiamo, tessiamo!

Una maledizione per la falsa patria,
dove prosperano la corruzione e la vergogna, dove ogni fiore è presto spezzato,
dove il marciume e la muffa nutrono i vermi
tessiamo, tessiamo!

Vola la spola ed il telaio scricchiola,
Noi tessiamo affannosi e notte e giorno:
Tessiamo, vecchia Germania, il tuo sudario
Tessiamo la triplice maledizione,
tessiamo, tessiamo!

Con questo testo di Heine vorrei ricordare tutti coloro che oggi, 1 Maggio e festa dei lavoratori, non possono festeggiare perchè sfruttati e costretti a lavorare in condizione non degni di un essere umano. Il ritornello "wir weben, wir weben" sottolinea la fatica che questi tessitori devono sopportare, lavorando senza tregua notte e giorno, senza però rinunciare a lottare contro l'ingiustizia, qui rappresentata dal potere politico e religioso. E io mi unisco a loro sperando che questa poesia possa essere ancora oggi un grido di protesta contro lo sfruttamento...affinchè tutti possano festeggiare, un giorno, il 1 Maggio..

lunedì, aprile 27, 2009

Ricordi...nella nebbia...

Non recidere, forbice, quel volto, 
solo nella memoria che si sfolla,
non far del grande suo viso in ascolto
la mia nebbia di sempre.

Un freddo cala... Duro il colpo svetta.
E l'acacia ferita da sé scrolla
il guscio di cicala
nella prima belletta di Novembre.
(E. Montale)

Ecco qui, in pochi versi, la fragilità della memoria...chi non ha mai temuto di perdere un ricordo, di dimenticare un momento felice o, appunto, un volto, un sorriso? Vi è mai capitato di sforzarvi per imprimere nella vostra mente una scena, per poterla avere sempre davanti agli occhi? Avete mai avvertito un senso di smarrimento, accorgendovi che un ricordo sta diventando nebbia, come se fosse un'immagine sfocata di cui non riuscite più a disegnare il contorno?
Sono sensazioni diffuse, inquietudini comuni a tanti, che Montale mette a nudo qui, con semplici, toccanti parole...

martedì, aprile 21, 2009

Gli italiani che sbagliano e fanno le vittime

Vi segnalo questo articolo di Beppe Severgnini, che ho trovato sul sito del Corriere della Sera...leggete e ditemi un po'cosa ne pensate...

Gli italiani che sbagliano e fanno le vittime: studenti che copiano, evasione fiscale, appalti poco trasparenti e il razzismo degli stadi

Oggi parliamo di plagio accademico, cori contro Balotelli, professionisti ingordi e cemento (male) armato. I fili italiani sono sottili e tenaci: trovarli è possibile, tagliarli troppo faticoso. Cominciano dalle università. A differenza di quelle inglesi o francesi, sono sprovviste di software di rilevamento del plagio. Secondo la società Six Degrés, che ha condotto una ricerca su 2.000 atenei e istituti, il 50% delle tesi contengono più del 5% di similitudini da Internet. Traduzione: metà degli studenti copia. Alle superiori, l'84% delle tesine dell'ultimo anno sono del tutto o in parte copiate. Voi direte: segreto di Pulcinella. D'accordo: ma il plagio è vietato, talvolta è reato. In molti Paesi, Usa in testa, l'azione è giudicata grave e disonorevole. Uno studente sorpreso a copiare è punito severamente, talvolta espulso. Forse perché al liceo ho peccato, non mi sento d'essere troppo severo. Ai tempi, però, si trattava di una soffiata o una sbirciata. Oggi si copia su scala industriale. Perché fare una ricerca se si può fare copia-incolla da Wikipedia? Alla stessa conclusione, devo dire, arrivano anche valenti colleghi — e sedici anni non li hanno più da un pezzo.

All'università le colpe sono più gravi, e non nuove. Anche prima del Web le facoltà erano consapevoli della compravendita delle tesi: il ragazzotto ricco e pigro acquistava dal bravo studente, desideroso di guadagnare. Gli studi professionali d'Italia sono pieni di questi campioni (hanno appena alzato gli occhi dal giornale/ schermo, sperando che nessuno li abbia visti arrossire). Tranquilli: niente prediche, in Italia sono fiato sprecato. Dico solo che esiste una regola (acquistare la tesi è vietato), da tutti ignorata.

Lo stesso meccanismo opera in altri campi. L'evasione fiscale, in cui intere categorie sguazzano, guadagnando 200 e dichiarando 30 (se dicessi quali scatterebbe l'indignazione piagnucolosa, e magari la querela). Gli appalti pubblici, dove si viene pagati per fare qualcosa, e si fa molto meno, in molto tempo, con materiali molto scadenti (poi arriva il terremoto, e salta fuori l'inghippo). Un amico mi ha spiegato perché i contratti di pulizia e manutenzione con enti pubblici sono tanto ambiti: ci si fa pagare il massimo e si spende il minimo, riducendo il numero di interventi e ingaggiando extracomunitari in nero. Tanto, chi controlla? E Balotelli? dirà chi ha letto fin qui sperando in una bella polemica Inter-Juve. Be', gli gridano «Negro di merda!» in tutti gli stadi d'Italia. A casa mia questo si chiama razzismo, e del peggiore. Invece, una volta ancora, si tende a far finta di niente, a far passare un reato per un vezzo, una schifezza per un'indelicatezza. Dite un po', fratelli d'Italia: voi vi sentite orgogliosi? Io non tanto.

Beppe Severgnini
21 aprile 2009

sabato, aprile 18, 2009

Scopri quanto sei pigro!

Continuando a giocare con il sito medal.org suggerito da l prof, ho potuto constatare il mio grado di pigrizia....abbastanza elevato, purtroppo!! Sicuramente non degno di un futuro medico che, in quanto tale, dovrebbe conoscere l'importanza dell'attività fisica!
Volete sapere quanto siete pigri?? Ecco qua...

The FIT (Frequency, Intensity, Time) Index of Kasari can be used to evaluate a person's level of physical activity.

Parameter

Finding

Points

frequency

>= 6 times per week

5

3 - 5 times per week

4

1 - 2 times per week

3

a few times per month

2

less than one time per month

1

intensity

high intensity activities that result in sustained heavy breathing and perspiration (high impact aerobics, running, speed swimming, distance cycling, etc.)

5

moderately high aerobic activities and intermittent sports activities that result in sustained heavy breathing and perspiration (step aerobics, stairstepping, speed walking, tennis, racquetball, squash)

4

moderate aerobic activities (normal bike riding, jogging, low impact aerobics)

3

low to moderate aerobic and sports activities (recreational volleyball, moderate speed walking)

2

light aerobic exercise (normal walking, golfing)

1

time

> 30 minutes

4

20 - 30 minutes

3

10 - 20 minutes

2

<>

1

FIT index =

= (points for frequency) * (points for intensity) * (points for time)

Interpretation:

• minimum score: 1 (although I would imaging a person who never worked out could have a score of 0)

• maximum score: 100

• The higher the score the more physically active the person.

Limitations:

• Most serious athletes would max out the score. The score seems most useful for a person with low to moderate activity levels.